venerdì 8 novembre 2013

Brunello di Montalcino il top in Italia e nel Mondo.

La storia del Brunello di Montalcino inizia nel 1800 a Montalcino dove Clemente Santi inizia le sperimentazioni di un clone del vitigno Sangiovese: il Sangiovese Grosso, chiamato Brunello per via del colore scuro degli acini. Il mito del Brunello si sviluppa grazie al nipote Ferruccio Biondi-Santi che inizia a vinificare selezionando le uve migliori e crea, intorno al 1870, un vino rosso delicato e potente. Oggi il Brunello di Montalcino è famoso in tutto il mondo e rappresenta una punta di eccellenza della enologia italiana.
La zona di produzione di questo vino comprende l'intero territorio comunale di Montalcino (circa 24.000 ettari), delimitato dai fiumi Ombrone, Asso ed Orcia. Le caratteristiche geologiche del territorio si riflettono sui vini a seconda della zona di produzione.

Il miglior vino del mondo

Nel 2006 il Brunello di Montalcino Casanova Neri Tenuta Nuova 2001, e' giudicato il miglior vino mondiale del 2006 da WineSpectator. Il prestigioso riconoscimento porta il Brunello di Montalcino alle massime vette di popolarita' nel panorama mondiale dell'enologia.
Tra le annate eccezionali sono da ricordare il 194519551961196419701975198519881990199519972004 e il 2006




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LE DENOMINAZIONI E LE PRINCIPALI NORME DEI DISCIPLINARI.

Il Brunello di Montalcino DOCG, il Rosso di Montalcino DOC, il Moscatello di Montalcino DOC, il Sant’Antimo DOC sono prodotti solo ed esclusivamente nel territorio del Comune di Montalcino.

Il "Brunello di Montalcino" è ottenuto da uve di Sangiovese, un vitigno chiamato tradizionalmente, a Montalcino, "Brunello".
Il disciplinare di produzione stabilisce che la produzione massima di uva per ettaro sia inferiore a 80 q.li/ha (circa 52 hl./ha di vino). Regola l'immissione in commercio che avviene il I° gennaio del quinto anno dopo la vendemmia. Durante questo lungo periodo, il vino deve trascorrere almeno due anni in botte di legno e almeno quattro mesi di affinamento in bottiglia. Il periodo di conservazione in bottiglia cresce fino a sei mesi per il tipo riserva che entra in commercio un anno dopo.


Il "Rosso di Montalcino" DOC dimostra la versatilità del territorio di Montalcino che, con lo stesso vitigno Sangiovese, è in grado di produrre anche un vino adatto per essere bevuto più giovane. Infatti il Rosso di Montalcino può entrare in commercio dal 1° settembre successivo alla vendemmia. E’un vino DOC a partire dalla vendemmia 1984 ed  è prodotto con sole uve di Sangiovese. Il Rosso di Montalcino è caratterizzato da freschezza e fruttuosità, valida alternativa per il cantiniere e per il consumatore.


Un ulteriore passo nella direzione del completamento della piramide produttiva dei vini di Montalcino è stato fatto con l'introduzione, a partire dalla vendemmia 1996, dell'ultima denominazione di origine : il “Sant'Antimo”. Si tratta di una denominazione che comprende sia vini bianchi che rossi, anche con l’indicazione del vitigno.


Il “Moscadello di Montalcino” è un vino bianco da dessert a Denominazione di Origine Controllata. Ha un’antica tradizione produttiva a Montalcino e persino il poeta Ugo Foscolo ne scrive in una sua lettera.  Grazie all’opera di alcuni appassionati viticultori sta vivendo una nuova stagione. E’ prodotto con uve Moscato sia nelle tipologie Tranquillo, Frizzante e Vendemmia tardiva.


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